Essere Genitori oggi
I Colloqui con i Genitori: come funzionano e a cosa servono
ll servizio si rivolge a genitori che hanno bisogno di un supporto nel comprendere e affrontare momenti di difficoltà che riguardano la propria famiglia. Lo scopo di questi colloqui è rendere i genitori protagonisti attivi, in modo che possano trovare in sé le risorse per affrontare e superare le difficoltà e fungere da sostegno per la crescita dei propri figli.
Spesso anche il bambino si trova in difficoltà e necessita di un supporto che è possibile effettuare attraverso percorsi specifici, siano essi di logopedia, neuro e psicomotori o di psicoterapia. La Cooperativa Ippogrifo dispone di un’équipe multidisciplinare composta da professionisti esperti nell’ Età Evolutiva, in grado, attraverso un percorso di Valutazione, di avere un quadro chiaro sullo stato dello sviluppo del bambino e di attivare l’intervento più appropriato.
Il lavoro in terapia con il bambino o l’adolescente è sempre affiancato anche dal coinvolgimento attivo dei genitori, attraverso colloqui genitoriali, dove, guidati dallo psicoterapeuta, imparano nuovi modi, di comprendere, comunicare e rispondere ai propri figli.
Come diceva Winnicott “non esiste un bambino senza una madre”; non esiste un percorso di psicoterapia senza il coinvolgimento di mamma e papà.
Tramite anche questi colloqui, il bambino e la sua famiglia ricevono un supporto emotivo, imparano a riconoscere le proprie emozioni e hanno la possibilità di trovare nuovi modi di comunicare individuando nuove soluzioni ai vecchi problemi.
Cosa vuol dire essere genitore
ll mestiere del genitore non è mai semplice: genitori non si nasce, si diventa!
La crescita e l’educazione dei figli è un percorso intenso, lungo e complesso, che in alcuni momenti può incontrare ostacoli e difficoltà difficili da affrontare. Ogni figlio richiede infatti ai genitori continui adattamenti in base alle caratteristiche personali di ciascuno, alle relazioni che si sviluppano all’interno della famiglia e alle fasi della crescita che si stanno affrontando.
Alcuni bambini e genitori possono manifestare difficoltà durante i primi anni della crescita nell’affrontare delle fasi di passaggio, come ad esempio lo svezzamento, il periodo in cui si toglie il pannolino, le prime parole, l’inserimento all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia.
In alcuni casi i figli possono iniziare in età scolare a manifestare problemi di apprendimento, comportamentali o emotivo-relazionali ed i genitori sentirsi disorientati o impotenti nell’affrontare la situazione.
Altri problemi possono nascere in adolescenza che è una fase della vita dei ragazzi ricca di cambiamenti: in un corpo adulto vive un ragazzo ancora immaturo dal punto di vista emotivo, relazionale e motivazionale. L’adolescente si trova in una “terra di mezzo”: Non è più bambino ma non è ancora grande, non sa più chi è; questo genera un forte smarrimento in lui e nei sui famigliari che spesso non sanno più come comportarsi.
Essere genitori di un figlio, soprattutto se adolescente, può mettere a dura prova.
Obiettivo del percorso con i genitori è ascoltare le loro difficoltà, aiutarli a comprendere lo stato di disagio del figlio, restituire loro un senso di competenza e supportarli in modo da restituirgli un maggior senso di autoefficacia che li faccia sentire più adeguati nella gestione della situazione.
Affinché questi incontri siano efficaci è importante la motivazione e la partecipazione attiva di tutti i componenti della famiglia.
L’obiettivo dei colloqui non è di tornare alla situazione antecedente la crisi, ripristinare come dire lo status quo, ma di trovare un nuovo equilibrio all’interno della famiglia, un nuovo modo, più funzionale, di stare insieme.