Autismo
L'autismo infantile
L’Autismo Infantile rappresenta il quadro clinico più grave dei Disturbi Generalizzati dello Sviluppo ove sono raggruppati una serie di disturbi in cui attenzione, percezione sensoriale, umore, funzionamento intellettivo e attività motoria risultano gravemente compromesse in modo generalizzato.
Le aree prevalentemente interessate e deficitarie sono quelle relative all’interazione sociale reciproca, all’abilità di comunicare idee e sentimenti e alla capacità di stabilire relazioni con gli altri.
All’interno dei Disturbi Generalizzati dello Sviluppo rientrano anche il Disturbo di Asperger e l’Autismo ad Alto Funzionamento.
L’Autismo è una disabilità “permanente” che accompagna il soggetto nel suo ciclo vitale, anche se le caratteristiche del deficit sociale assumono un’espressività variabile nel tempo.
Campanelli di allarme
Nel primo anno di vita
I comportamenti che indicano una compromissione qualitativa dell’interazione sociale sono: lo sguardo sfuggente, l’assenza di sorriso sociale, difficoltà a tenerlo in braccio e difficoltà nel richiamare la sua attenzione su un oggetto o su un evento interessante
Fra il secondo ed il quinto anno di età
Il bambino tende ad isolarsi, non risponde al suo nome, non rende partecipe l’altro ad attività per lui interessanti e non partecipa alle attività degli altri, usando gli altri esclusivamente per soddisfare i propri bisogni.
Il bambino si appropria con estrema difficoltà dei “codici” necessari alla comunicazione.
Il linguaggio non viene utilizzato a scopo conversativo, ma è utilizzato solo per soddisfare i propri bisogni.
Il bambino tende a camminare sulle punte dei piedi, “sfarfallare” con le mani, tapparsi le orecchie, aver paura di comuni rumori domestici come il phon o l’aspirapolvere, girare su se stesso, interessarsi per lunghi periodi a singoli oggetti o parti di essi, metterli in fila o far roteare oggetti estraniandosi dal contesto che li ospita, spesso, sono sintomi da non sottovalutare.
A volte alcuni bambini mostrano tratti autolesionistici o aggressivi, dovuti probabilmente ad un deficit sensoriale e di auto-stimolazione.
Percorso diagnostico e terapeutico
Presso la Cooperativa Ippogrifo operano professionisti qualificati, esperti nell’Età Evolutiva, in grado attraverso un lavoro di equipe multidisciplinare ed una serie di incontri di Valutazione e la somministrazione di test specifici, di avere un quadro chiaro sullo stato dello sviluppo cognitivo, psicologico, motorio ed emotivo del bambino, in modo da poter pianificare un percorso terapeutico adeguato.
Il percorso Terapeutico per i bambini deve integrare più livelli di intervento con più figure professionali e richiede il coinvolgimento anche delle figure presenti nei contesti di vita familiare, scolastica e sociale.
Di questo disturbo se ne occupano il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva e il Pedagogista.
Il lavoro psicopedagogico con le persone con autismo favorisce il potenziamento di alcune funzioni cognitive, come la flessibilità cognitiva, la pianificazione ed il controllo del proprio lavoro, l’orientamento spazio-temporale, il linguaggio, la capacità di selezionare stimoli rilevanti ed operare scelte.