Disprassia
La disprassia
La Disprassia viene generalmente inclusa nei Disturbi della Coordinazione Motoria e si caratterizza per la difficoltà nell’organizzazione e nella pianificazione del movimento. La disprassia non riguarda semplicemente l’esecuzione di schemi di movimento, ma investe la capacità di rappresentarsi, programmare e pianificare movimenti intenzionali diretti al raggiungimento di un obiettivo.
Campanelli di allarme
- Calciare la palla, scavalcare gli ostacoli.
- Salutare, battere il cinque, mandare un bacio, fare “no” con il dito.
- Pettinarsi, abbottonarsi, soffiarsi il naso, tagliare con le forbici, aprire la porta con le chiavi, avvitare un barattolo, disegnare.
- Bere, spegnere le candeline, fare la linguaccia, fare le pernacchie, soffiare per fare le bolle.
La diagnosi di disprassia prevede che queste prestazioni inadeguate interferiscano in maniera significativa con i risultati scolastici o con le attività della vita quotidiana.
Generalmente a notare i primi segnali di disprassia sono i genitori. Alcune manifestazioni si riscontrano già nei primi due anni di vita.
Percorso diagnostico e terapeutico
Presso la Cooperativa Ippogrifo operano professionisti qualificati, esperti nell’Età Evolutiva, in grado attraverso un lavoro di equipe multidisciplinare ed una serie di incontri di Valutazione di avere un quadro chiaro e preciso sullo stato dello sviluppo cognitivo, psicologico, motorio ed emotivo del bambino, in modo da poter pianificare un percorso Terapeutico adeguato.
Di questo disturbo se ne occupa il Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva.