Ritardo del Linguaggio
I bambini parlatori tardivi (18-36 mesi)
I bambini che tra i 24 mesi e i tre anni presentano un rallentamento nell’emergere e nello sviluppo del linguaggio, vengono definiti Parlatori Tardivi o Late Talkers.
I criteri per identificare questi bambini sono:
a 24 mesi
- produce meno di 50
- impara poche parole nuove al mese
- non combina due parole in un’unica frase tipo “auto papà”
- le parole sono composte da una scarsa varietà di consonanti
- ha una scarsa comprensione di brevi frasi
Il ritardo del linguaggio verbale costituisce uno dei più frequenti motivi di consultazione in ambito neuropsichiatrico infantile, in particolare per i bambini in epoca prescolare. Più frequentemente le difficoltà linguistiche vengono rilevate dopo i 3 anni di età, in corrispondenza con l’inizio della scuola dell’infanzia, mentre nei primi tre anni di vita lo sviluppo “ritardato e/o atipico” del linguaggio, viene spesso sottovalutato e affrontato con un approccio “aspetta e vedrai”.
Nella realtà clinica è invece opinione ampiamente condivisa che in presenza di un ritardo o un disturbo dell’acquisizione delle competenze linguistiche, sia opportuno rivolgersi a specialisti che, dopo aver fatto un’accurata valutazione, possano consigliare alla famiglia come procedere per aiutare il bambino nel migliore dei modi.
Percorso diagnostico e terapeutico
La valutazione prevede:
- un primo Colloquio con i Genitori, effettuato dallo Psicoterapeuta dell’età evolutiva, per la raccolta anamnestica in modo da avere una visione globale, completa ed accurata della storia pregressa e della situazione attuale.
- Ad esso segue la valutazione logopedica che prevede:
- osservazioni dirette del bambino e della diade genitore-bambino in situazioni di gioco per valutarne lo stile comunicativo;
- compilazione di questionari da parte dei genitori che, attraverso informazioni rilevate in un ambiente naturale, permettono allo specialista di fare una analisi delle parole prodotte, comprese e dell’uso dei gesti del bambino;
- valutazione diretta del linguaggio attraverso prove tarate per l’età del bambino.
- Un Colloquio di Restituzione con i genitori in cui i risultati vengono condivisi e si descrive il quadro complessivo dello stato di sviluppo del bambino, proponendo un Percorso Terapeutico se indicato
Sulla base di quanto emerso dalla valutazione, se necessario, si imposterà un trattamento indiretto sul bambino attraverso il genitore in ambiente naturale. Questo intervento richiede la collaborazione costante e motivata della famiglia e di coloro che si prendono cura del bambino. Il lavoro svolto dai genitori nelle sedute di terapia deve avere un’applicazione pratica a casa in contesti quotidiani. In questo progetto la collaborazione tra logopedista e genitori rappresenta il punto chiave per promuovere lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione del bambino.
La Cooperativa Ippogrifo dispone di un’équipe multidisciplinare composta da professionisti esperti nell’ Età Evolutiva, in grado, attraverso un percorso di Valutazione, di avere un quadro chiaro e preciso dello stato evolutivo del bambino.